Mediterraneo 2025: Quattro Morti al Giorno, Ma gli Arrivi Superano i Rimpatri L’Europa

Mediterraneo 2025: Quattro Morti al Giorno, Ma gli Arrivi Superano i Rimpatri L’Europa

BRUXELLES – Ogni giorno, in media, 420 migranti attraversano le frontiere europee, mentre solo 316 vengono rimpatriati nei loro paesi d’origine. Il saldo è impietoso: 104 persone in più ogni giorno che rimangono sul territorio dell’Unione Europea, pari a oltre 38.000 individui nell’arco di un anno.

I dati del primo semestre 2025, elaborati da Frontex e Eurostat, fotografano una situazione in cui l’Europa continua a fare i conti con flussi migratori che superano sistematicamente la capacità di rimpatrio. Nel primo trimestre dell’anno, i 27 Paesi UE hanno effettuato complessivamente 28.475 rimpatri di migranti irregolari, a fronte di 75.900 attraversamenti non autorizzati registrati nei primi sei mesi.

Francia e Germania in testa ai rimpatri

La classifica dei rimpatri vede la Francia al primo posto con 3.695 operazioni nel primo trimestre, seguita dalla Germania (3.625) e da Cipro (3.470). L’Italia si posiziona all’ottavo posto con 1.258 rimpatri, superata anche da Svezia, Polonia, Austria e Spagna.

“I dati evidenziano come i Paesi del Nord Europa siano spesso la destinazione finale dei migranti, mentre Italia, Grecia e Malta rappresentano principalmente Paesi di transito”, spiegano gli analisti di Frontex. Non a caso, Malta chiude la classifica con soli 240 rimpatri effettuati nei primi tre mesi del 2025.

Il Mediterraneo: quattro morti al giorno

Dietro i numeri si nasconde una tragedia umana che si consuma quotidianamente nel Mediterraneo. Nel primo semestre del 2025, la media è di quattro morti al giorno tra i migranti che tentano di raggiungere l’Europa via mare. In totale, sono stati registrati 760 decessi nei primi sei mesi dell’anno, secondo i dati di Frontex.

Il Mediterraneo centrale si conferma la rotta più trafficata, con un terzo degli arrivi totali in UE nel 2025, ma anche la più pericolosa. Nonostante un calo del 20% degli ingressi irregolari rispetto al 2024, questa via d’accesso all’Europa resta sotto costante sorveglianza di circa 3.000 agenti Frontex.

Rotte in movimento: cresce la Manica, crollano le Canarie

Il panorama migratorio europeo del 2025 mostra dinamiche in evoluzione. Mentre il Mediterraneo orientale vede crescere il corridoio Libia-Creta, gli arrivi alle Canarie sono crollati del 41% rispetto al 2024. La rotta balcanica ha registrato un dimezzamento dei passaggi tra Serbia, Bosnia e Croazia (-64%), mentre aumentano i tentativi di attraversamento della Manica verso il Regno Unito (+23%).

Un fenomeno complesso

I dati del primo semestre 2025 restituiscono l’immagine di un fenomeno migratorio europeo caratterizzato da grande complessità. Da un lato, l’UE mantiene un approccio di controllo delle frontiere e di rimpatri verso i paesi d’origine; dall’altro, la pressione migratoria continua a superare la capacità di gestione del sistema.

Le cifre parlano chiaro: con oltre 100 migranti irregolari in più ogni giorno che rimangono sul territorio europeo, l’Europa deve confrontarsi con una realtà che va oltre le politiche di controllo. La sfida rimane quella di coniugare le esigenze di sicurezza e controllo delle frontiere con la gestione di emergenze umanitarie e le dinamiche geopolitiche che spingono milioni di persone a lasciare i propri paesi.

Il 2025 si conferma così un anno cruciale per ripensare le politiche migratorie europee, in un equilibrio sempre più difficile tra controllo, accoglienza e tutela dei diritti umani.

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